martedì 30 novembre 2010

Kawasaki ZX-RR A.Yanagawa 2002 by Max Moto Modelling

Il 2008 si è chiuso con la clamorosa notizia dell'abbandono della Kawasaki dalla Motogp. L'avventura della casa di Akashi iniziò nel 2002, spinta dal cambio regolamentare che portò successivamente nella classe regina del motociclismo Aprilia, Ducati e anche, attraverso la fornitura di motori, la KTM.
Le "verdone" iniziarono il campionato con una moto davvero particolare, la cui caratteristica più appariscente era data dalle particolari forme della carenatura, davvero molto spigolosa e che, col senno di poi, avrebbe anticipato la linea delle moto stradali degli anni a venire.
L'elemento più strano della moto era dato dal voluminoso codone, soprannominato presto "cassetta porta CD", che nonostante caratterizzasse la moto, non le donava alla vista leggerezza e snellezza. I risultati furono davvero molto scadenti a causa di molti fattori che spaziavano dalla mancanza di un vero e proprio reparto corse a componenti fondamentali quali le gomme, Dunlop, davvero poco competitive rispetto alle Michelin che in quel periodo erano il punto di riferimento.

E' con piacere che parlo della riproduzione in scala di questa moto che ha corso nel primo anno di Motogp, soprattutto perchè, non essendo stata al vertice nel periodo in cui ha gareggiato, non è stata comunque "dimenticata". La realizzazione segue i dettami che i frequentatori assidui di questo blog hanno già visto per altre riproduzioni in scala, come è possibile osservare dalle foto che ho allegato.
Gli elementi degni di nota sono moltissimi: la catena di trasmissione verniciata in verde, le gomme vistosamente usurate, i distanziali delle pinze freno, l'adesivo della punzonatura, la colorazione iridescente del collettore posto sotto il codone, i freni in carbonio (uguali!!!), la viteria della carena, e addirittura anche i cordoni di saldatura presenti sul forcellone!

Chapeau al creatore!

Francè

PS: Volevo farvi notare anche un'altra particolarità: i diversi produttori di impianti frenanti per l'anteriore e posteriore! Concludo dicendo che a me questa moto è sempre piaciuta moltissimo. Era "ignorante" e "cattiva" proprio come secondo me deve essere una Kawa!
















Foto: Max Moto Modeling

Da Racing Cafè del 19/3/2009

lunedì 29 novembre 2010

Honda RC 212V D.Pedrosa 2007 - Modeler GP

Una delle Motogp più stilisticamente rivoluzionaria degli ultimi tempi, a mio avviso, è la Honda RC 212 V. In quasi otto anni di esistenza della classe prototipi a quattro tempi, una moto cosi piccola e minuta non si era mai vista!
Il codone minuscolo, un parafango posteriore esteso e la carena che a difficoltà riusciva a contenere tutti gli sponsor erano le caratteristiche salienti della linea fuori dagli schemi di questa quattro cilindri a V.
La RC 212 V, è stata l'arma con cui la Honda ha debuttato nel 2007 nella rinnovata classe Motogp con cilindrata portata a 800 cc, e ricordo che nella stagione 2007 la moto, e il suo "fantino" spagnolo Daniel Pedrosa, sono arrivati secondi in campionato, dietro l'australiano Casey Stoner e la sua Ducati Desmosedici.

La prima realizzazione in scala di questa moto da corsa l'ho scovata sul sito Modelergp, e anche in questo caso possiamo parlare di un'opera d'arte in miniatura. La moto è stata praticamente realizzata dal nulla, e meglio delle mie parole parlano le immagini suggestive, che ritraggono anche delle comparazioni con il modello vero effettuato consultando riviste e rispettando le opportune proporzioni!
Volevo catturare la vostra attenzione su particolari tanto piccoli quanto indici della immensa cura, fedeltà e capacità riproduttiva. Osservate le flangie di attacco dei freni a disco, la colorazione violacea degli scarichi, i piccoli adesivi rotondi sul serbatoio, gli pneumatici slick abrasi, la piccola telecamera posizionata all'estremità del piccolo codino, e anche il diverso colore dei registri della forcella anteriore!!

Dopo la Yoshimura, anche per questa Honda, non posso far altro che rimanere a bocca aperta...
Complimenti al genio che sta dietro questo splendido lavoro!

Francè


















Foto: Modeler GP

Da Racing Cafè del 30/1/2009

domenica 28 novembre 2010

Yoshimura GS 1000 R Endurance Cooley-Crosby 1980 - Modeler GP

Quando mi imbatto in realizzazioni talmente rifinite e fedeli come la Yoshimura che presento oggi - quasi al limite del maniacale se vogliamo - rimango letteralmente a bocca aperta riguardo la capacità dell'uomo di saper riprodurre in scala ridotta e soprattutto in maniera cosi efficace motociclette splendide.
Lo confesso...c'è stato un momento in cui ho creduto che la moto fosse vera!
Questa riproduzione, cosi come si può vedere dalle foto che ho inserito è stata costruita praticamente dal nulla, e oltre alla perfetta riproduzione in scala di tutti i componenti, ha comportato uno studio particolare anche riguardo i colori e le varie decals, tutte rigorosamente d'annata. Notate il materiale fonoassorbente all'interno dello scarico, i vari "elementini" che hanno dato vita alla testata, i vari tubi e cablaggi, le gomme "usurate", le pedane del cambio, i vari fili elettrici posizionati sul copri-pignone, le cinghie per l'ancoraggio della batteria, le scritte posizionate sul serbatoio dell'olio freni...insomma potrei perdere le ore nel raccontarvi l'eccellente lavoro svolto!
Tutta la mia più grande ammirazione al genio che ha compiuto questo capolavoro!

Un pò di storia
Prima di chiudere il post, mi pare giusto raccontarvi qualcosa in più di questa splendida quattro cilindri giapponese.
La Yoshimura GS 1000 R venne guidata nel 1980 dalla coppia di piloti formata da Wes Cooley e Graeme Crosby, allora rispettivamente piloti Suzuki nel campionato americano Superbike AMA e nel mondiale 500. Questa GS 1000 R preparata da Pop Yoshimura, partecipò alla 8 ore di Suzuka del 1980 e permise al team giapponese la loro seconda storica affermazione in questa gara battendo il team Kawasaki formato dai piloti Hansford e Lawson.
Il numero 12, che campeggia su questa endurance-racer, dopo questo importante successo avvenuto quasi trent'anni fa, venne adottato come portafortuna dalle moto del team Yoshimura che hanno corso in questa gara negli anni successivi.

Francè

PS: Cliccate sulle foto per osservare meglio i dettagli.

















Foto: Modeler GP

Da Racing Cafè del 16/12/2008

sabato 27 novembre 2010

Honda NSR 500 D.Kato 2002 by Max Moto Modeling

La Honda NSR 500 è una delle moto da corsa più vittoriose di tutti i tempi. Lawson, Gardner, Doohan, Criville, Rossi, sono solo alcuni dei tantissimi piloti che hanno contribuito a portare al successo, in almeno un gran premio, questa quadricilindrica due tempi, davvero tanto ambita dai piloti.

La Honda NSR 500 che vi presento oggi, scovata sul sito giapponese Max Moto Modeling (lo stesso sito della Ducati Desmosedici di Stoner che vi ho mostrato poco tempo fa), è la perfetta riproduzione in scala della moto guidata nel 2002 da Daijiro Kato, pilota giapponese tragicamente scomparso nel 2003 durante la gara della classe Motogp che si disputò sul circuito di Suzuka.
Cosi come la Ducati D16 di Stoner, anche questa Honda si distingue per l'assoluta cura realizzativa.

Voglio farvi notare le gomme slick usurate, le piccole viti che sorreggono la carena, l'effetto TiN dato agli steli della forcella, il piccolo tubicino che fuoriesce dal serbatoio, la sella del pilota che riprende fedelmente il neoprene delle selle racing, e anche la particolare colorazione rosso fluo dell'allora main sponsor del team Gresini, Fortuna.
Il 2002, anno in cui debuttarono i propulsori a quattro tempi nella classe regina del motomondiale, sancì definitivamente la morte del motore a due tempi.
La stessa Honda in quell'anno, fece recapitare al pilota giapponese e al team Gresini una delle ufficialissime RC 211V, con cui Daijiro terminò la stagione.

Francè









Foto: Max Moto Modeling

Da Racing Cafè del 4/11/2008
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